Agricola Lusia sempre più forte nella gestione del mercato estero

Agricola Lusia si propone come uno dei più qualificati player specializzati nella fornitura alla GDO di agrumi italiani e d’Oltremare. L’azienda punta alla soddisfazione dei clienti facendo leva su un servizio di qualità e sul “value for money” dei suoi prodotti. Nel tempo ha ottenuto le certificazioni IFS Food, Catena di Custodia Global Gap e ICEA Biologico e investe in progetti legati all’innovazione e alla sostenibilità, considerati elementi chiave per il futuro dell’azienda.

L’innovazione trova la sua massima espressione nel quinquennale progetto sviluppato con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e che ha portato alla creazione di un metodo scientifico brevettato nella selezione delle arance: “I Succosi”, arance a succosità garantita. La sostenibilità, invece, fa riferimento allo sviluppo di strategie di Green Energy, Circular Waste Sistem e Plastic Free, che hanno condotto a un miglioramento del proprio impatto ambientale. Agricola Lusia ha inoltre adottato il bilancio di sostenibilità che sarà pubblicato a gennaio 2023, e che ha permesso di fissare gli obietti[1]vi per sviluppare progetti futuri che soddisfino le aspettative di tutti i suoi stakeholder. “La campagna agrumicola 2022/23 – dice il direttore commerciale Marcello Porrello – si presenta ricca di variabili e potenziali sfide. Il perdurare delle alte temperature su tutto il bacino mediterraneo fino a novembre inoltrato ha causato un notevole ritardo nella maturazione dei frutti, scenario aggravato dalle note difficoltà derivanti dall’attuale congiuntura internazionale. Sul fronte dei limoni nazionali, attestato quasi un mese di ritardo sull’avvio della campagna, l’area vocata di Siracusa presenta tutt’oggi notevole scarsità di calibro e frutti perlopiù ancora verdi in pianta. L’auspicio di piogge, congiuntamente ad un deciso abbassamento delle temperature, dovrebbero portare ad una normalizzazione del raccolto già dalla seconda metà di dicembre. Sul fronte pricing – aggiunge – si registra un ottimo avvio di campagna data la minore disponibilità di offerta, unita ad un mercato autunnale con bassi stock di prodotto d’oltreoceano”. “Gli areali spagnoli – prosegue Porrello – hanno sofferto delle medesime anomalie climatiche, facendo registrare stime a ribasso sul volume in offerta, mancanza di calibri grossi, qualità tendenzialmente inferiore alle precedenti stagioni. Queste condizioni hanno però favorito prezzi sostenuti per lunghi periodi, evitando i consueti crolli dopo le prime settimane dall’avvio della campagna”. “In Turchia condizioni climatiche meno estreme hanno favorito un raccolto soddisfacente sul piano quantitativo e qualitativo; dopo le disfatte degli ultimi due anni, la sfida per l’Interdonato Turco sarà quella di rispettare i nuovi limiti massimi dei residui-LMR imposti dall’UE”. Sul fronte arance, aggiunge il direttore commerciale, il bacino mediterraneo risulta parimenti penalizzato dalle citate condizioni climatiche: “La campagna del Navel nazionale è partita con notevole ritardo vista la mancanza di pezzatura e di colore dei frutti in pianta. L’abbassamento delle temperature e soprattutto le prime piogge, aiuteranno in breve a garantire una migliore maturazione interna ed esterna. Desta curiosità l’andamento dei prezzi in campo, al momento molto sostenuti, una volta raggiunta la piena capacità produttiva”. “Anche la campagna delle arance spagnole – prosegue Porrello – è partita a rilento sotto il profilo dei volumi in uscita, ma diversamente dagli areali nazionali, con quotazioni in media inferiori alle precedenti stagioni. Le difficoltà del Navel spagnolo, oltre alle citate criticità climatiche e congiunturali, sono da attribuire alla inaspettata massiva presenza di code di prodotto tardivo d’oltreoceano che concorre con prezzi ben più competitivi sui medesimi mercati di sbocco”. Con riguardo al pompelmo, data la fine anticipata della campagna d’oltreoceano, “il bacino mediterraneo ha potuto approfittare della mancanza di stock pregressi, iniziando la stagione con prezzi decisamente elevati in comparazione agli anni precedenti”, fa presente ancora l’esponente di Agricola Lusia.

“Si segnala particolare ritardo sull’inizio dello Star Ruby Turco sui mercati Europei, con quotazioni in media decisamente superiori. Le condizioni climatiche a Cipro hanno favorito un buon timing di partenza ed ottime caratteristiche qualitative, sia per Star Ruby che per White Marsh. Si evidenziano infine i notevoli passi avanti del pompelmo spagnolo anche nella distribuzione Italiana, fenomeno che si riconferma dopo l’exploit del 2021”.

Nell’attuale, difficile fase, conclude Porrello, “risulteranno premiate quelle aziende che, accorciando ed ottimizzando i processi di filiera, riusciranno ad incontrare i desiderata della GDO e di conseguenza dei consumatori, mantenendo immutate le caratteristiche di prodotto e la qualità del servizio, con condizioni sostenibili per i produttori. In tale congiuntura la sensazione è che il mercato si ripulisca da free rider e trader dell’ultimo minuto, lasciando spazio alle società più specializzate e sane”.

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